
- 12 Gennaio 2021
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SAKARTVELO: “COLCHIDE SACRA”
Nel 2020 è stata pubblicata dall’Editrice Artanugi la traduzione georgiana dello storico libro “Colchide Sacra”, di Arcangelo Lamberti. La pregiata opera di 480 pagine è stata tradotta dall’originale italiano in georgiano da Giorgi Tskhitishvili e rappresenta in assoluto la prima redazione del testo in lingua locale. Si tratta di un documento di riferimento per gli studiosi della storia georgiana del secolo XVII, dato che esso raccoglie le osservazioni del missionario italiano Arcangelo Lamberti e dei suoi compagni durante un periodo particolarmente difficile nella storia locale. A parere di illustri critici, “Colchide Sacra” rappresenta un’ineguagliabile fonte per la storiografia georgiana.
L’opera di Lamberti prende forma dopo quasi diciannove anni vissuti in Georgia. Nel 1654, Lamberti pubblicò a Napoli il suo primo libro sulla Georgia, intitolato “Relazione della Colchide oggi detta Mengrelia”, in cui descrisse “origine, costumi e cose naturali di quei paesi”. Questo primo lavoro d’interesse etnologico fu tradotto in francese, russo e georgiano negli ultimi anni dell’ottocento e ristampato più volte, fino al 2011.
Successivamente, nel 1657, Lamberti pubblicò “Colchide Sacra”. Nella prefazione dell’opera l’Autore scriveva che dopo il primo libro non avrebbe più inteso scriverne un altro sulla Georgia “per lasciare libero il campo ad altri più nobili e diligenti scrittori”. Però, i lettori del tempo erano avidi di conoscere più dettagliatamente i costumi e la vita della Georgia, così come sull’attività dei padri teatini. Pertanto, al fine di soddisfare la richiesta, il dotto missionario dette alla luce “Colchide Sacra.”
Il libro parla dell’esperienza dello stesso Lamberti e dei suoi confratelli missionari in Georgia, particolarmente a Gori, Gremi e Samegrelo, senza però trascurare altri luoghi. Descrive la situazione religiosa, politica e sociale del Paese, la storia locale, i costumi della vita quotidiana, l’organizzazione delle missioni, unitamente alle avventure vissute duranti i viaggi. Si raccontano molti episodi particolari della storia georgiana del secolo XVII, quando il Paese viveva sotto la pesante influenza degli imperi limitrofi della Persia e della Turchia. Infatti, dopo un mese dall’arrivo dei missionari in Georgia, il Re Teimuraz I decise di ristabilire la città di Gremi, capoluogo di Khakheti, e propose ai religiosi cattolici di erigere una missione in quel luogo. Nel frattempo l’esercito persiano andava occupando anche il regno di Kartli ed sul trono sedette Rostom-khan, georgiano musulmano cresciuto in Persia. Il nuovo re di Kartli decise di sposare la sorella di Levan II, Dadiani, principessa di Odishi; per quel matrimonio si organizzò, nel 1633, una grande Ambasciata, di cui lo stesso Padre Arcangelo Lamberti e Padre Giuseppe Giudice fecero parte. Nel racconto non mancano espressioni di apprezzamento per il Principe Levan II Dadiani e per l’accoglienza che Questi riservò ai religiosi cattolici, appoggiando in tutti i modi la loro attività in Georgia. La loro missione di Samegrelo come quella di Gori fu molto apprezzata e ebbero modo di svolgere un’importante attività pastorale. Il libro, tra l’altro, rintraccia ed interseca importanti momenti storici, dando vita a personaggi e luoghi dell’epoca.
Così, “Colchide Sacra” è una fonte documentaria primaria ed è un sostanzioso fondo archivistico per la Georgia, per l’Italia e per la Chiesa cattolica. L’Amministrazione Apostolica Latina del Sud Caucaso e la Nunziatura Apostolica in Georgia hanno patrocinate la realizzazione della traduzione di questa pubblicazione perché essa sia di più facile accesso al lettore georgiano. Oltre a valorizzare doverosamente l’opera, si intende incoraggiare un sempre maggiore riconoscimento dell’amicizia e della solidarietà che da sempre lega la Chiesa cattolica alla popolazione e alla cultura caucasica.
